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ANNO FONDAZIONE: 1975

PALMARES:

1975 Fondazione della Società Sportiva Calcio Campania

1975-1976: 3° in Prima Categoria Campana

1976-1977: 1° in Prima Categoria Campana  Promosso in Promozione

1977-1978: 3° in Promozione Campana

1978-79: 1° nel girone B campano di Promozione  Promosso in Serie D

1979-80: 2° nel girone F di Serie D Promossa in Serie C2

1980-81: 1° nel girone D di Serie C2 Promossa in Serie C1

1981-82: 7° nel girone B di Serie C1

1982-83: 3° nel girone B di Serie C1

1983-84: 13° nel girone B di Serie C1

1984-85: 8° nel girone B di Serie C1          

1985-86: 9° nel girone B di Serie C1  

1986: Vendita del titolo sportivo

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Nel 1980 avevo otto anni.


Nel 1980 ho iniziato a farmi di calcio: palloni, figurine, il subbuteo, 90° minuto, Tutto il calcio minuto per minuto, la schedina, i completini, le partite in strada, il Guerin Sportivo, lo stadio, il tifo.
Lo stadio, il tifo.


Inizialmente non è stato il San Paolo e gli azzurri. Quelli arrivarono qualche anno dopo.
Inizialmente è stato un minuscolo stadio di periferia, il “comunale” di Ponticelli, ed una piccola grande squadra, il Campania Ponticelli.


Dal 1975 al 1986.


Durò soli 11 anni quel sogno che nato di quartiere divenne nel corso del tempo di una parte ancor più ampia della città che vedeva crescere, sotto i propri occhi, la “seconda squadra cittadina napoletana”.
Dal 1975 al 1986.


Quando il calcio non era ancora moderno e soprattutto non era ancora di Sky e Mediaset. Quando insomma il calcio era il calcio.


Dal 1980 al 1982 il mio rapporto iniziatico con il calcio è stato, senza ombra di dubbio, molto “british style”: tifavo per la squadra del mio quartiere, andavo allo stadio nel mio quartiere, di ritorno a casa mi rigiocavo le partite a Subbuteo.


Che anni quegli anni.


Dopo una straordinaria ascesa fatta di successi a ripetizione (4 promozioni in 6 anni: dalla “Prima Categoria” alla “C1”), il Campania sfiorò il mito in una domenica di giugno del 1983, quando per un solo punto fallì la sua quinta promozione di fila che lo avrebbe condotto in Serie B.


Nel 1986, dopo tre campionati di C1 deludenti, la Società cede il proprio titolo sportivo: è la fine del Campania Ponticelli, la conclusione della sua piccola grande storia.


2013.


Di calcio ancora mi faccio, seppur in dosi meno massicce, anche perché il calcio moderno ha ben poco a che spartire con quello con il quale sono cresciuto e che ho imparato ad amare visceralmente.
Da qualche anno, in veste di malato di mente/collezionista, ho ricominciato a raccattare nuovamente squadre e materiali Subbuteo. Non felice di questo primo livello di follia, ho iniziato anche a dipingerle da me alcune squadre. Consapevole di avviarmi definitivamente verso un T.S.O. (Trattamento Sanitario Obbligatorio), ho quindi iniziato la pratica del “soloplayer” unitamente ad un mio personale percorso di ricerca e scatti fotografici riguardanti i materiali Subbuteo.


Ho così deciso che era giunto il momento di omaggiare quegli anni, quel calcio, quella squadra, quel pezzo della mia vita di ieri, mettendo insieme un po’ delle passioni della mia vita di oggi. Nasce così la decisione di riprodurre il Campania Ponticelli con indosso la maglia della stagione 1982/83; così come quella di fotografarlo e fotomontarlo traendo ispirazione dalle corrispondenti figurine e pagina dell’album dei “Calciatori” Panini di quella stagione.

E’ inutile che me lo fate notare, già so: “a capa nun è bbona”…è mai lo sarà.