IL MANUALE DEL SUBBUTEO + DVD "SUBBUTEOPIA", di Nicola De Leonardis, regia Pierr Nosari, Fag edizioni, 2013

Un libro + dvd da collezione! Tra i giochi più amati degli anni '70 e '80, il Subbuteo ha ripreso ad attirare giocatori vecchi e nuovi grazie agli ex bambini degli anni del boom, che hanno dato vita al movimento del Calcio da Tavolo, hanno fondato la comunità Old Subbuteo e hanno trasmesso la loro grande passione a figli e nipoti, fino a convincere l’industria del giocattolo a rimettere il Subbuteo in produzione. Scritto da un preparatissimo "oldsubbuteista" con il contributo di altri grandi appassionati, Il Manuale del Subbuteo è ricco di spunti e curiosità per approfondire tutti gli aspetti del gioco, dalla preparazione del campo alla pittura degli omini, dai regolamenti alle tattiche di gioco, dai club e i migliori siti web alle nozioni di base per il collezionismo, il tutto spiegato con semplicità e chiarezza e corredato da tante immagini a colori. Il documentario "cult" Subbuteopia (del regista Pierr Nosari), allegato al volume, esplora i luoghi, i sentimenti e le utopie che gravitano intorno al panno verde del Subbuteo, svelando storie affascinanti come il dito "assicurato" a suon di sterline dell’italiano Andrea Piccaluga, Campione del Mondo Juniores nel 1978, o il campo da gioco Stadium of Fingers dell’inglese Stephen Moreton, popolato da oltre 10.000 spettatori dipinti a mano. Tra gli argomenti trattati: La storia del Subbuteo. Le miniature. Il campo da gioco. Tecniche e tattiche di gioco. Il regolamento. Guida alla pittura delle miniature. I club di Subbuteo e CdT. Il Subbuteo nel Web. Collezionismo, che passione! Nel documentario "Subbuteopia": Le origini del Subbuteo: Peter Adolph. Il Subbuteo in Italia: i fratelli Parodi. Un campione: Andrea Piccaluga. 2003: stop alla produzione del Subbuteo. Subbuteopia: lo Stadium di Stephen Moreton. La passione: Jim Westwood. I valori: i Subbuteisti Antagonisti. Una storia d’amore all'ombra del Subbuteo. Il ritorno del Subbuteo.

SUBBUTEO. STORIA ILLUSTRATA DELLA NOSTALGIA, di Daniel Tatarsky, Isbn edizioni, 2007

L’estetica del calcio non può che essere vintage. Il suo sentimento è nostalgia, il suo strumento è il Subbuteo. Il calcio vero è il gioco più bello del mondo, e il Subbuteo non è meno vero. Fanculo ai soldatini, al Monopoli e alle macchinine. Questo libro racconta la storia ufficiale e tutti i segreti di una indimenticata meraviglia del Novecento. Gli inizi nel garage del suo inventore, Peter Adolph, che nel 1946 si dilettava a costruire le prime miniature dei calciatori, il 1966 e le sedici squadre del Campionato del Mondo, le fragilissime prime figure di celluloide, i fasti del lussuoso "kit" Monaco. I sette milioni di giocatori del 1980 e il genovese Andrea Piccaluga, campione del mondo dal dito magico assicurato a suon di milioni. Subbuteo ci ripaga, almeno un po’ del danno subito. Un affascinante, dettagliato e affettuoso resoconto in un volume completo di foto, illustrazioni, curiosità. Non senza un pizzico di nostalgia.

VITE IN PUNTA DI DITO, di Aa. Vv., Boogaloo publishing, 2008

Entrando in un negozio le cercavamo subito con gli occhi. In fondo bastava cercare quell’angolo di negozio dove il verde predominava. Sì, stiamo parlando proprio di Lui, del Subbuteo.Un gioco? Non direi proprio. Forse sarebbe meglio dire un collante generazionale, perché questo è stato il Subbuteo per tutti i ragazzi cresciuti negli anni ’70 e ’80. Tutti sapevamo cosa fosse, tutti ci abbiamo giocato almeno una volta nella vita, tutti abbiamo schiacciato almeno in una occasione e accidentalmente un omino con un piede. Questo libro racconta le storie di undici persone che col gioco ( ci sono caduto l’ho chiamato così…) sono cresciute e sostanzialmente non l’hanno mai abbandonato. Undici storie diverse nei contenuti ma identiche nella passione verso il Subbuteo. Leggendo questo libro probabilmente non imparerete a fare il famoso tiro ad effetto, ma saprete perché molti di noi riconoscono subito la differenza fra lo Sporting Lisbona e il Celtic Glasgow. Forse non imparerete a memoria le regole del gioco ma capirete perché quando si metteva sul tappeto l’Olanda era come indossare la maglia di Cruijff e perché era così bello rifare Milan-Inter il lunedì pomeriggio dopo la scuola a Subbuteo. Il calcio in punta di dito visto nel suo aspetto più feticistico quindi. Perché coloro che hanno scritto su queste pagine erano dei dodicenni la prima volta che si sono messi in ginocchio a colpire l’omino con l’indice, ma si sentono ancora adolescenti ogni volta che rivedono quel tappeto verde e ancora oggi discutono sul fatto che se mettevi in campo la Juve, l’Ascoli doveva giocare con la maglia blu. Perché il Subbuteo, come dicevamo, non è mai stato e non sarà mai un gioco, ma molto molto di più.

SUBBUTEO...O SON DESTO, di Nicola Deleonardis, Minerva edizioni, 2010

Il Subbuteo è stato probabilmente il gioco più diffuso in Italia a cavallo degli anni settanta e ottanta, ma già da più di un decennio spopolava inInghilterra. Era (ed è tuttora) un gioco assolutamente interattivo e creativo: si poteva diventare “mister” di qualsiasi squadra, club o nazionale, e portare alla vittoria di un campionato realtà locali che mai avrebbero avuto tali possibilità nel calcio “vero”. Ma era anche un grande strumento di socializzazione, di incontro e di nascita di amicizie. Con questo libro l’autore ha voluto riportare i ricordi di personaggi orafamosi in diversi campi come: Stefano de Grandis; Enrico Letta; Giorgio Prodi; Enrico Brizzi; Francesco Baccini; Luca Sofri; Andrea Mingardi; Gianmarco Tognazzi; ma fra loro accomunati da un unico retaggio adolescenziale: un panno verde dove far correre immaginazione e creatività,grazie a quei grandi piccoli omini di plastica.

 

WEMBLEY IN UNA STANZA,di Fabrizio Ghilardi, Minerva edizioni, 2010

Torna il Subbuteo!
Il gioco che ha appassionato migliaia di bambini accompagna in questo nuovo libro i due protagonisti, chini sul tappeto verde, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta.
C'è anche il mondo degli adulti, incarnato dai genitori, dagli insegnanti e dal nonno, che regala ai due fratelli l'agognato Subbuteo.
E pagina dopo pagina rivivono i nomi e i volti appartenenti alla memoria collettiva: da Luciano Re Cecconi a Bobby Sands, da Margareth Tatcher ad Aldo Moro. Senza lasciare indietro naturalmente i numerosi calciatori italiani e stranieri.

GROWING UP WITH SUBBUTEO: MY DAD INVENTED THE WORLD'S GREATEST FOOTBALL GAME, by  Mark Adolph, Sportsbook ltd, 2006

How Subbuteo was born by the son of the man who invented it. Mark Adolph was the envy of his schoolmates - he never had any problem getting rare Subbuteo teams because his Dad invented the game and owned the factory that made it. In this book Mark tells the story of Subbuteo from the very early days when his father Peter had thousands of orders but no games with which to supply them. He recounts his father's adventures in football as a director of Tonbridge FC and supporter of Queens Park Rangers, as an avid collector of luxury cars and as "a bit of a rogue". Did you know why the game is called 'Subbuteo'? It's because Peter Adolph wanted to call it 'The Hobby' but was persuaded this was not specific enough. Peter was an ornithologist and Falco Subbueto Subbueto is the Latin name for the bird of prey The Hobby Hawk. Peter began his adventure with an advertisement in Boys Own magazine in 1947, offering a new table top football game for 7/6d (37.5p in new money). At that time the idea was just that, an idea, and Peter went off to New York to value a birds' egg collection. Once there he got a telegram from his mother asking what she should do with GBP7,500 worth of 7/6d postal orders, worth about GBP750,000 in present terms. Then began the frantic process of making the game and suggesting it should be played on a pitch made from an old Army blanket!

TEENAGE FLICKS:MEMORIES OF THE SUB-BEAUTIFUL GAME, by éai Memories of the Sub-beautiful Game, by Paul Willetts, Dexter Haven publishing, 2008

A light-hearted collection of reminiscences of teenage Subbuteo fandom - from some of Britain best-know football professionals, pundits, enthusiasts, comics and gossips - interleaved with beautifully shot scenes from the sub-beautiful game itself. The range of extras that were available to the Subbuteo collector is phenomenal (grandstands, TV cameras, ice cream vans, even streakers - true to 1970s life), and these make for spectacular images.